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Differenza fra multistrato e compensato

Il legno multistrato è un semilavorato realizzato mediante la sovrapposizione di vari strati sfogliati di legno incollati tra di loro.
Gli strati vanno sovrapposti in modo che le fibre risultino in senso alternato per garantire al pannello la resistenza alla flessione, compensando e neutralizzando i naturali movimenti del legno. Ne deriva un pannello stabile che non si imbarca.
Il numero degli strati dipende dallo spessore del pannello di legno che si intende realizzare. In funzione del numero di strati presenti si fa distinzione fra multistrato e compensato. Il termine compensato indica pannelli che vanno da 1 a 5-6 mm circa mentre la parola multistrato si usa per definire i pannelli che vanno dai 6-7 mm ai 40-50 mm.
Volendo essere più precisi il termine compensato indica i pannelli che sono formati da tre strati, il termine multistrato quelli formati da almeno 5 strati.

Le proprietà del legno multistrato

Il multistrato del legno gode di buone proprietà, come:

  • Facilità di lavorazione: si incolla, si fora e si taglia agevolmente, sia con attrezzi manuali che con macchine utensili;
  • Stabilità: grazie alla sovrapposizione degli sfogliati a fibre incrociate, il pannello ha una buona resistenza alla flessione;
  • Igroscopia: assorbe e cede umidità in funzione del tasso di umidità dell’ambiente circostante;
  • Resistenza agli urti ma leggerezza: il multistrato è un materiale molto resistente agli urti e molto duro ma allo stesso tempo leggero.

Il multistrato di betulla è tra i materiali più utilizzati per l’arredamento, per la realizzazione di mobili a incastro, di contenitori e cassetti grazie anche alla sua caratteristica di essere un legno duro con un elevato grado di resistenza.

Il legno di betulla

La betulla è una pianta originaria dell’emisfero Boreale che può raggiungere i 30 metri di altezza. Trova impiego come pianta ornamentale grazie all’eleganza del fogliame, in erboristeria per le sue importanti proprietà fitoterapiche e può essere utilizzata in ambito industriale.

Il legno di betulla presenta una buona elasticità e flessibilità: si può infatti curvare per realizzare differenti geometrie. É un legno con una media durezza, leggero e di colore chiaro che ha una buona attitudine alla verniciatura. Si può incollare facilmente consentendo la realizzazione di pannelli multistrato.

In natura esistono vari tipi di betulla, le principali sono:

  • Betulla bianca o betulla verrucosa o betulla pendula;
  • Betulla delle torbiere o betulla pelosa.

Forniscono un legno sostanzialmente simile, che non differisce né per le proprietà fisiche (aspetto e colore) né per le proprietà meccaniche e tecnologiche (resistenza e lavorabilità).
Il maggiore produttore di legno di betulla è la Russia, seguita da Siberia e Finlandia.

Un unico legno con differenti impieghi.

In ambito industriale e artigianale, la betulla trova differenti impieghi ma viene prevalentemente utilizzata per realizzare:

  • Pavimentazioni in legno;
  • Fabbricazione di giocattoli;
  • Utensili da cucina;
  • Mobili di design;
  • Lavori d’intaglio soprattutto nel mondo dell’industria della carta;
  • Impiallacciature multistrato e legni compensati.

La manutenzione delle opere in betulla è molto semplice: le superfici possono essere spolverate con un panno di cotone morbido e in caso di presenza di aloni, possono essere pulite imbevendo il panno in acqua tiepida e sapone di Marsiglia.

Un elemento che collega uomo e natura: il design scandinavo.

Il design scandinavo nasce negli anni ‘20 in Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda; nazioni che condividono cultura e imprinting e che insieme contribuiscono all’evoluzione dell’arredamento scandinavo.
I mobili scandinavi nascono da progetti che si basano su valori etici e morali e che hanno come punti cardine la funzionalità e la praticità di ogni mobile senza mai dimenticare il valore della bellezza.

Uno dei maggiori rappresentanti di questo stile è Alvar Aalto, che interpretava questa filosofia di vita come una tensione continua verso l’equilibrio. Lui più di tutti sentiva l’esigenza di un’armonia tra l’uomo e la natura, per contrastare lo sbilanciamento verso l’eccessiva standardizzazione e il tecnologismo esasperato. Sosteneva che: “Le grandi idee sono fatte di piccoli dettagli della vita, esse sorgono dalla terra. I sensi ci trasmettono la materia grezza dalla quale poi nascono i nostri pensieri.”

Il design scandinavo, conosciuto anche come stile nordico, raggruppa diversi e tipici stili di arredamento dei paesi del Nord Europa: dal Minimalismo Svedese al Romanticismo Danese fino allo Stile Finlandese.
Lo stile scandinavo è essenziale, luminoso e legato alla natura.
Ha linee semplici, stilizzate, che mirano alla pura funzionalità. Non ci sono fronzoli, né parti di mobili prive di funzione pratica.
La luminosità è un’altro dei temi chiave nella progettazione dei mobili appartenenti allo stile scandinavo: utile per contrastare le ore di buio delle giornate invernali.
Il legno è certamente il materiale prevalente nello stile scandinavo. Lo troviamo quasi sempre nei pavimenti, ma anche nei mobili, dove può essere lasciato nel suo colore naturale o essere tinto. Nelle case in stile scandinavo c’è un forte legame con la natura e si trovano spesso piante in vaso e fiori recisi.

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